Grazie a tecnici abilitati, siamo al servizio delle aziende e delle attività, che rientrino negli obblighi di legge, per la stesura delle pratiche per l’ottenimento delle autorizzazioni presso i comandi provinciali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Assistiamo direttamente la progettazione in modo tale da risolvere fin da subito le problematiche in materia di prevenzione incendi.
Per che avesse la necessità, provvediamo alla stesura dei capitolati per l’esecuzione delle opere di approntamento dei mezzi e sistemi antincendio già comprendendo le specifiche dei singoli prodotti (estintori, cartelli, manichette, ecc.).
SERVIZI OFFERTI IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI
- compilazione modulistica per nuova segnalazione certificata di inizio attivita’ per attivita’ soggetta ad autorizzazione dei comando provinciale dei vigili del fuoco ai sensi del d.lgs. 151/2011;
- compilazione modulistica per rinnovo segnalazione certificata di inizio attivita’ per attivita’ soggetta ad autorizzazione dei comando provinciale dei vigili del fuoco ai sensi del d.lgs. 151/2011;
- elaborazione delle planimetria per pratiche di segnalazione certificata di inizio attivita’ per attivita’ soggetta ad autorizzazione dei comando provinciale dei vigili del fuoco ai sensi del d.lgs. 151/2011;
- stesura della relazione tecnica da allegare alle pratiche di segnalazione certificata di inizio attivita’ per attività soggetta ad autorizzazione dei comando provinciale dei vigili del fuoco ai sensi del d.lgs. 151/2011;
- verifica pressione anello idrico antincendio per rinnovo autorizzazione SCIA;
- verifica funzionalità gruppo pompe per rinnovo autorizzazione SCIA;
- redazione documento di valutazione rischio incendio ai sensi del d.m. 10.03.1998;
- redazione del piano di emergenza ed evacuazione ai sensi del d.m. 10.03.1998;
CONSULENZA INTEGRATA IN MATERIA DI:
- Redazione documento di valutazione dei rischi DVR D.Lgs. 81/2008;
- Redazione documento di valutazione del rischio fisico RUMORE D.Lgs. 81/2008;
- Redazione documento di valutazione del rischio fisico VIBRAZIONE D.Lgs. 81/2008;
- Redazione documento di valutazione del rischio CAMPI ELETTROMAGNETICI D.Lgs. 81/2008;
- Redazione documento di valutazione del rischio MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI MMC D.Lgs. 81/2008;
- Igiene alimentare HACCP D.Lgs. 193/2007;
- Formazione addetti comparto alimentare (ex Li.Sa.) L.R.Lombardia 33/2009;
- Formazione specifica per addetti mulettisti, gruisti, ecc..
INFORMAZIONI
Estratto del D.M. 10.3.98 per la classificazione del rischio incendio nelle aziende
9.2 ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO ELEVATO
La classificazione di tali luoghi avviene secondo i criteri di cui all'allegato I al presente decreto.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si riporta un elenco di attività da considerare ad elevato rischio di incendio:
a) industrie e depositi di cui agli articoli 4 e 6 del DPR n. 175/1988, e successive modifiche ed integrazioni;
b) fabbriche e depositi di esplosivi;
c) centrali termoelettriche;
d) impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili;
e) impianti e laboratori nucleari;
f) depositi al chiuso di materiali combustibili aventi superficie superiore a 20.000 m²;
g) attività commerciali ed espositive con superficie aperta al pubblico superiore a 10.000 m²;
h) ( nota 1 )scali aeroportuali, stazioni ferroviarie con superficie, al chiuso, aperta al pubblico, superiore a 5000 m2 e metropolitane;
i) alberghi con oltre 200 posti letto;
l) ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani;
m) scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti;
n) uffici con oltre 1000 dipendenti;
o) cantieri temporanei o mobili in sotterraneo per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50 m;
p) cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.
I corsi di formazione per gli addetti nelle soprariportate attività devono essere basati sui contenuti e durate riportate nel corso C.
9.3 ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO
A titolo esemplificativo e non esaustivo rientrano in tale categoria di attività:
a) i luoghi di lavoro compresi nell'allegato al D.M. 16 febbraio 1982 e nelle tabelle A e B annesse al DPR n. 689 del 1959, con esclusione delle attività considerate a rischio elevato;
b) i cantieri temporanei e mobili ove si detengono ed impiegano sostanze ,infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all'aperto.
La formazione dei lavoratori addetti in tali attività deve essere basata sui contenuti del corso B.
9.4 ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO
Rientrano in tale categoria di attività quelle non classificabili a medio ed elevato rischio e dove, in generale, sono presenti sostanze scarsamente infiammabili, dove le condizioni di esercizio offrono scarsa possibilità di sviluppo di focolai e ove non sussistono probabilità di propagazione delle fiamme.
La formazione dei lavoratori addetti in tali attività deve essere basata sui contenuti del corso A.